Il Judo, lo Zen e l'assenzio

Le emozioni si concentrano in pochi attimi ed in questi, racchiudono il segreto di intere vite. Macchinose, lente, senza fini precisi, queste ultime si dispiegano agli occhi di chi le osserva, come un allenamento di judo fatto dalla preparazione, dal riscaldamento, dallo svolgimento e dal momento conclusivo. Un ritmo seguito dal libro stesso. Un epilogo inaspettato, capace di ribaltare completamente le aspettative. Il judo, lo zen, la ricerca mistica, la poesia dei poeti maledetti, l'essenza del combattimento e della lotta, la gara spasmodica contro sé stessi e contro i propri limiti. Tutto ha un senso che a volte si scopre solo nel saluto finale. Come in ogni situazione della vita, per capirne il senso, occorre arrivare all'ultima pagina. Un libro che si rivolge all'atleta per i suoi continui richiami alla filosofia zen che ha ispirato il fondatore dell'arte marziale, ma capace di trasformarsi nell'immagine di ogni adolescente che sperimenta in prima persona il vortice di emozioni, gli atteggiamenti ribelli, i miti e le influenze culturali che ne accompagnano la crescita. Foscolo, Leopardi, i poeti maledetti, i film degli anni ottanta, la musica rock, la filosofia zen.....tutto trova compimento nell'atto finale. Tutto ciò che ha contribuito alla formazione della persona, si trova in una singola ora di allenamento dal finale inaspettato. Un libro capace di accendere lo "spirto guerrier ch'entro mi rugge" e di commuovere fino alle lacrime. Una ricerca minuziosa delle vita e delle parole del Buddha, accompagnata da una analisi delle tecniche e delle posture dell'arte marziale del judo, si incontrano e si mescolano con le parole di grandi scrittori italiani e stranieri.