L'Eden E I Boschi Di Ingos

Credo che l'unico modo per "dialogare" con il prossimo sia quello di "ascoltare". E così per ascoltare meglio gli altri ho cominciato ad ascoltare me stesso sino al punto di scoprire i miei limiti e le mie potenzialità. Da questo cammino nasce la voglia e l'esigenza di utilizzare la "penna" e di tracciare una linea capace di disegnare una parte di vita."L'eden e i boschi di Ingos" è un romanzo autobiografico testimone della coscienza e dell'incoscienza di un uomo che analizza con ironia e criticità gli aspetti del suo modo di amare e di essere amato utilizzando per necessità un tragitto fra il mondo reale ed uno inventato. In nome "Ingos" non è altro che la parola "Sogni" scritta al contrario, così come tutti i nomi dei personaggi menzionati nel mondo onirico, è una esigenza, la consapevolezza della diversità fra la vita reale e quella che vorremo che fosse. Ingos rappresenta una forma di corazza applicata al corpo di un uomo bisognoso ed i bisogni non sempre si incontrano lungo il cammino, soprattutto quelli non materiali, quelli di cui si nutre l'anima. Ingos non vuole essere "la fuga", Ingos è il "raggio di sole" di Quasimodo ("Ed è subito sera"), capace di alleviare le fatiche, di scaldarti anche per un solo istante, è una pausa, riprendi fiato e torni a correre nel prato di tutti i giorni, meno verde ma reale.