Protezione dei bambini durante i conflitti armati

Secondo l'articolo 1 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia (UNCRC) del 1989, il termine "bambino" indica una persona di età inferiore ai 18 anni, a meno che, secondo le disposizioni legali applicabili al giovane, la maggiore età sia raggiunta prima. L'attenzione ai diritti dei bambini è diventata una necessità universale alla luce dei documenti internazionali a cui si fa riferimento in questo libro, e l'adozione diffusa della UNCRC ha portato a un relativo miglioramento delle condizioni giuridiche dei bambini. Tuttavia, la vulnerabilità dei bambini alla sofferenza rimane immutata. Questa vulnerabilità è più probabile in tempi di guerra, poiché il fenomeno della guerra minaccia di violare e, in alcuni casi, viola i diritti dei bambini, compresi i diritti all'istruzione, alla salute, alla famiglia e persino alla vita stessa. Secondo un recente rapporto delle assemblee internazionali, il reclutamento obbligatorio di bambini continua, e offese come la partecipazione forzata al conflitto armato, rapimenti, attacchi a scuole e ospedali, uccisioni, mutilazioni, violenze sessuali e negazione dell'accesso all'assistenza umanitaria continuano a verificarsi in situazioni di conflitto in diretta violazione delle disposizioni dell'UNCRC.