I Beati Paoli - Volume 2

"I Beati Paoli" è il capolavoro del grande romanziere palermitano Luigi Natoli, scritto tra il 1909 e il 1910 e ambientato nella Sicilia del Settecento. Qui la seconda parte del romanzo in quattro parti, con le secondo 354 pagine. Apparso come romanzo d'appendice in 239 puntate sul Giornale di Sicilia venne pubblicato in un corposo volume nel 1912 ed ebbe immediatamente un grande successo di pubblico e critica. Si narrano le vicende misteriose dei "Beati Paoli", leggendaria confraternita segreta che la tradizione popolare indica come realmente esistita nella Sicilia del XVII - XVIII secolo. Questa setta, fatta da sicari e vendicatori, si riunisce in gran segreto nelle grotte sotterranee sotto le antiche chiese palermitane ed ha lo scopo di difendere i deboli dallo strapotere e dalla malagiustizia esercitata dai nobili. Grazie alla cura scrupolosa prestata nella descrizione della realtà, Natoli fu capace di ricostruire fedelmente l'ambiente, il costume e la topografia della Palermo del tempo, supportato da fonti storiche e da un talento narrativo non comune. Anche per questa "vicinanza", per questa conoscenza dettagliata, riuscì ad arrivare al cuore del popolo siciliano, conquistandolo. La storia inizia con il tentativo di rapimento di un bambino, nella notte del 1698, il figlio maschio neonato, ed unico erede, del giovane nobile don Emanuele Albamonte della Motta, morto nella guerra contro i turchi. Il piccolo e la madre vengono rapiti dal fratello di Emanuele, Raimondo, che ne ha ordinato l'uccisione per motivi ereditari. Incredibilmente il bambino sopravvive, viene salvato e cresciuto da Girolamo Annunziata, membro della misteriosa setta "Beati Paoli". Da qui partono trame principali e secondarie che vanno avanti di quindici anni, che s'intrecciano tra loro, tenendo il lettore appiccicato alle pagine, tra storia, vendetta, amori, potere. Tra i protagonisti, troviamo Blasco di Castiglione, un coraggioso cavaliere, rientrato a Palermo per riappropriarsi dei propri beni, del titolo perso e determinato a conoscere le proprie origini. I Beati Paoli di Luigi Natoli resta ancora oggi un romanzo avventuroso, sensuale, melodrammatico, simbolo di una narrativa popolare sempre viva e frizzante. Dei Beati Paoli hanno scritto in molti, tra questi anche Andrea Camilleri, che disse La bellezza dei Beati Paoli è la scrittura. È chiaro che le regole del romanzo popolare (...) sono tutte rispettate, ma c'è di più un gusto notevole, l'eleganza del racconto e la scrittura, ben più moderna della storia narrata.